Con l'approvazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), l'Unione Europea ha delineato un percorso cruciale per affrontare il greenwashing e promuovere la trasparenza nelle pratiche aziendali. Questo impegno normativo rappresenta un passo significativo nella creazione di un ambiente in cui le aziende sono chiamate a comunicare in modo autentico le proprie pratiche sostenibili, contrastando l'ingannevole pratica del greenwashing.
“CSRD: Una Svolta Cruciale nella Battaglia Contro il Greenwashing”
La recente approvazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) segna un cruciale punto di svolta nella lotta contro il greenwashing. Questa direttiva, entrata in vigore nel 2024 per le imprese di maggiori dimensioni, infatti, impone obblighi di trasparenza dettagliati sull’impatto ambientale, i diritti umani e gli standard sociali. Allineata agli obiettivi climatici dell’Unione Europea, la CSRD rappresenta un passo avanti concreto per garantire un futuro sostenibile. La sua implementazione non solo rafforza la responsabilità aziendale ma crea un terreno più fertile per un’autentica e trasparente comunicazione sulla sostenibilità.
Cosa si intende con il termine greenwashing
Il “greenwashing” è una pratica ingannevole in cui un’azienda comunica in modo fuorviante la sua responsabilità ambientale, cercando, per di più, di apparire più sostenibile di quanto sia realmente. È una pubblicità che manca di azioni sostenibili concrete, creando un’immagine ecologica illusoria.
In Italia, il greenwashing è considerato pubblicità ingannevole ed è monitorato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La normativa italiana si è evoluta, affrontando l’abuso di diciture a tutela ambientale e promuovendo una comunicazione più onesta.
Sostenibilità: La Nostra Missione
A dire il vero, nel rispetto del disciplinare biologico e della nostra Adesione all’Un Global Compact delle Nazioni Unite, noi non ci diciamo “sostenibili” soltanto a parole, ma promuoviamo con azioni concrete, il rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e del Pianeta in un’ottica sistemica, facendoci ispirare dal rapporto Brundtland, così da far in modo che per soddisfare le esigenze attuali della nostra azienda agricola, non si compromettano quelle delle generazioni future.
Decoupling: Separare Crescita ed Emissioni
Pure la nostra piccola Azienda Agricola come altri, persegue il decoupling, ovvero, disaccoppiamo la crescita economica dalle emissioni di carbonio. Questo approccio innovativo, infatti, mira a garantire che lo sviluppo economico non si traduca automaticamente in un aumento delle emissioni nocive.
Compensazione Volontaria: Necessità Critica
Nonostante le critiche, la compensazione volontaria delle emissioni è vitale. L’IPCC Climate Change 2022 lo riconosce come un tassello cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, poiché alcune emissioni potrebbero essere difficili da eliminare completamente.
Overshoot Day in Italia: Una Corsa Contro il Tempo
In un’Italia con overshoot day entro quattro mesi, il nostro impatto ambientale supera la capacità della Terra di rigenerarsi. Questo evidenzia l’urgente necessità di integrare la sostenibilità nei processi decisionali delle aziende per frenare la rapida esaurimento delle risorse.
Coinvolgere Tutti gli Stakeholder: Un Imperativo per la Sostenibilità
D’altra parte, la comunicazione non deve essere rivolta solo ai consumatori finali ma coinvolgere tutti gli stakeholder, dai dipendenti ai fornitori, dalle banche agli investitori. La trasparenza è essenziale per costruire relazioni fidate e sostenibili.
Comunicare la Sostenibilità: Benefici e Rischi
A dire la verità, comunicare l’impegno verso la sostenibilità porta benefici economici, con studi che dimostrano la disposizione dei consumatori a pagare di più per prodotti a basso impatto ambientale. Tuttavia, una comunicazione sbagliata o falsa può comportare rischi significativi, dalla perdita di fiducia dei clienti a sanzioni amministrative.
Il così detto “stakeholders engagement” come elemento fondamentale per lo sviluppo di una strategia sostenibile, è, in particolare, ciò che caratterizza una delle regole del nostro BMA, ovvero: “Buon Metodo Amaliù“, attraverso il quale traduciamo in azioni concrete il nostro rispetto per l’ambiente e l’amore per le nostre produzioni biologiche.
Cambiamento di Prospettiva Aziendale: Dal Vecchio al Nuovo Modello
L’implementazione di un modello di business sostenibile richiede una rivoluzione nella prospettiva aziendale. In passato, il cliente era al centro di tutte le attività; ora, relazioni e interdipendenze con stakeholders diventano strategiche.
Nuovi Approcci Relazionali
Da un punto di vista aziendale, questo non significa trascurare il cliente, ma piuttosto superare l’approccio centrato esclusivamente sulla relazione azienda-prodotto-cliente. La sostenibilità diventa un driver fondamentale, non solo per i clienti, ma anche come asset indispensabile per la reputazione e la competitività a lungo termine.
Sostenibilità e Reputazione
La reputazione si costruisce posizionandosi correttamente nelle mappe mentali dei target. Questo va oltre la soddisfazione del cliente, coinvolgendo gli stakeholders che subiscono direttamente o indirettamente l’impatto economico e sociale dell’azienda.
10 AZIONI NEL RISPETTO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E DEGLI OBIETTIVI DETTATI DALLA UN GLOBAL COMPACT.
Ecco il nostro metodo per abbracciare una «sostenibilità etica».
Dieci azioni nate dalla visione olistica di Amalia Stilo e dal Suo desiderio di considerare, ad 84 anni, l’ecosistema nel suo insieme così da promuoverne la sostenibilità attraverso il rispetto di quattro pilastri:
1 Etica e responsabilità;
2 Impegno con la comunità;
3 Sostenibilità integrata;
4 «Circolarità economica»
Smascherare il Greenwashing: La Chiave è nei Dati
Ma una cosa ancora più importante, il greenwashing può essere smascherato quando le informazioni non sono supportate dai dati, sono ambigue o poco chiare. La nostra missione è garantire che la comunicazione sia basata su dati concreti, evitando qualsiasi forma di inganno.
Per questo motivo rendiamo permanente all’esterno, il dialogo con i clienti e la società in cui operiamo così da realizzare un impatto positivo, nel breve e nel lungo periodo, sulla qualità della vita.
Per far questo, ci prendiamo cura degli stakeholders affiancando alla qualità del prodotto anche una comunicazione caratterizzata da cordialità, disponibilità e fiducia reciproca, attraverso il rispetto dei nostri 10 principi etici.
1 LEADERSHIP ETICA
Promuoviamo ed applichiamo i dieci Principi del “Global Compact” delle Nazioni Unite per un nuovo modello di sviluppo sostenibile basato sui paradigmi della “sostenibilità economica, sociale e ambientale” (ESG: Environmental, Social, Governance)
2. TRASPARENZA
Implementiamo una comunicazione commerciale trasparente, basata su dati di fatto non ingannevoli, in modo tale da permettere al consumatore di compiere una scelta
3. SICUREZZA ALIMENTARE
Produciamo seguendo i disciplinari della certificazione biologica e le regole della “sicurezza alimentare” (HACCP) così da mantenere sempre alta la qualità igienico-sanitaria in tutta la filiera produttiva.
4. RISPETTO DELL’AMBIENTE
Lavoriamo in modo “Ecocompatibile”, seguendo il disciplinare dell’agricoltura biologica, così da poter contribuire anche noi a rendere il territorio in cui operiamo, un luogo più giusto e consapevole
5. RIDUZIONI DI SPRECHI ED INQUINAMENTO
Produciamo seguendo i principi dell’”Economia Circolare” ed impieghiamo in campo, materie prime rispettose della natura.
Trasformiamo poi i rifiuti di produzione, reinserendoli correttamente nel “ciclo produttivo” e recuperiamo gli scarti per farne nuova risorsa.
6. PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITA’
Conserviamo e gestiamo in modo sostenibile l’ecosistema che circonda il nostro uliveto e contribuiamo a proteggerne la biodiversità
7. MATERIE PRIME LOCALI
Selezioniamo, la “catena di fornitura” APPROVIGGIONANDOCI, dove possibile, da fornitori locali che danno priorità al “rispetto per l’ambiente”.
Utilizziamo, durante la produzione, materie prime che contribuiscono alla “riduzione dell’inquinamento”.
8. MATERIALI ECO COMPATIBILI
Scegliamo le migliori soluzioni disponibili, in termini di materiali per la custodia e l’imballaggio del nostro prodotto.
9. RIUSO DEL PACKAGING
Favoriamo l’adozione di “pratiche circolari” da parte dei consumatori.
Indichiamo sempre il corretto smaltimento del packaging dei nostri prodotti finiti così da migliorarne la “riciclabilità”.
10. RICICLO DEI MATERIALI
Riduciamo al massimo la quantità di Rifiuti prodotti e mappiamo tutte le attività aziendali che generano scarti di produzione
Concludendo, il nostro impegno per la sostenibilità non è solo un valore aziendale, ma un’autentica missione per un futuro migliore. In un mondo che chiede azioni concrete, l’olio extra vergine di oliva BIO “82 La Pacchiana”, diventa non solo un piacere gastronomico, ma anche un simbolo di responsabilità ambientale.
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